dalla Sicilia alla Toscana
Salvatore Vallone, per gli amici “Toto”, era fattore di un’azienda agricola nella campagna palermitana. Spinto dalla volontà della moglie Vincenza, dopo la nascita dei primi suoi figli maschi (tra cui Pasquale), decise di trasferirsi in Toscana. Perché proprio la Toscana? Il merito va a suo cognato, che, in tempi di guerra dopo essere sfuggito da un campo di prigionia, fu nascosto e protetto da un donna senese e, innamorandosi perdutamente del territorio, convinse tutta la “famigghia” a trasferirsi. La famiglia era molto unita e comprarono una tenuta vicino Radi “Pociano”. Iniziarono ad allevare bestiame, fare formaggi e produrre olio e vino da tavola.
Toto riuscì ad essere parte attiva della politica locale, impegnandosi per lo sviluppo del paese. Purtroppo venne a mancare molto presto, ma, in tempo, per trasmettere l’unione della famiglia, il legame con la terra e la passione e i suoi insegnamenti per l’agricoltura e la viticoltura.